L’acne è una delle più comuni malattie della pelle.
In Italia colpisce 4 milioni di adolescenti (quasi nove su dieci), ma anche parecchi adulti (uno su dieci) e, in alcuni casi, persino i bambini piccoli.
In base all’epoca di comparsa, infatti, possiamo distinguere le seguenti tipologie di acne:
- neonatale (dalla nascita ai 3-4 mesi di vita),
- infantile (dai 6 mesi a 2-3 anni),
- della adolescenza o volgare e
- dell’adulto (dopo i 25 anni).
Si tratta di un’infiammazione dei follicoli pilosebacei che si manifesta principalmente con la comparsa del cosi detto brufolo.
Prima si formano i comedoni (i punti neri) poi si formano le papule o pustole (brufoli) e, nei casi più gravi, è possibile che evolva in noduli o cisti.
Si associa inoltre a seborrea ed ha un andamento cronico-recidivante. Le cause sono molteplici ed in parte ancora sconosciute; la patogenesi comprende:
- una alterata cheratinizzazione del dotto pilo-sebaceo e conseguente ostruzione dell’orifizio,
- una elevata produzione di sebo,
- una modificazione della flora microbica (in particolare aumento del Propionibacterium Acnes),
- una reazione infiammatoria perifollicolare.
Le lesioni si possono localizzare al volto, collo, torace e dorso. Pur non essendo un disturbo grave, quando si verifica in forma severa, può indurre cicatrici antiestetiche e permanenti.
La visita dermatologica è fondamentale per individuare le concause e indagare su eventuali comportamenti sbagliati, al fine poi di consigliare il trattamento più adatto alle esigenze del singolo paziente.
L’acne può causare cicatrici ed inestetismi permanenti per cui è fondamentale curarla il prima possibile con farmaci sistemici e/o topici.
Il dermatologo fornisce, inoltre, consigli pratici relativi alle esigenze quotidiane come igiene e detersione della pelle, tipologie di trucchi da utilizzare per mascherare e lesioni e non aggravare il decorso della patologia, specifica protezione solare. Ad esempio alle pazienti affette da acne volgare è consigliato l’utilizzo di cosmetici non comedogenici. L’acne, infatti, può essere indotta o peggiorata da cosmetici untuosi e/o comedogenici.